Guide Giardinaggio

Biancospino: pianta, fiori, frutti e proprietà benefiche

Pianta di Biancospino: consigli per la coltivazione. Fiori e Frutti. Biancospino come siepe naturale. Proprietà del biancospino come rimedio naturale contro ansia, stress e altri disturbi. Effetti collaterali e controindicazioni sull’utilizzo di compresse o estratti di biancospino.

Pianta di Biancospino

La pianta di biancospino è un piccolo arbusto o alberello molto ramificato. E’ usato sia come pianta ornamentale che come pianta officinale.

Grazie al suo andamento arbustivo, il biancospino può essere coltivato anche come siepe.

Parliamo di una pianta caducifoglia (quindi non è sempreverde). Può svilupparsi tra i 50 cm e i 6 metri di altezza. Presenta una corteccia compatta e un fusto di colore grigio.

I rami più giovani presentano spine e in primavera producono gemme e fiori. Il biancospino della specie Crataegus monogyna, talvolta è usato il sinonimo Crataegus oxyacantha.

Biancospino: fiori e fioritura

Per scopo ornamentale, la pianta biancospino è coltivata per i suoi bellissimi fiori bianchi ermafroditi che spuntano in tarda primavera.

Il periodo della fioritura va da maggio (nel meridione) a giugno (nel nord Italia). La durata della fioritura dipende dal clima e può perdurare per una buona parte dell’estate.

fiori di biancospino hanno un diametro di 10 mm e presentano delicati petali bianchi (cinque petali) e numerosi stami rossi. I fiori ermafroditi sono impollinati da qualsiasi insetto, dai moscerini alle api!

Biancospino: frutti o bacche

Dai fiori si sviluppano dei frutti tondeggianti simili a bacche. Ogni frutto contiene un singolo seme di biancospino.

I frutti di biancospino sono commestibili e usati per marmellata, confetture o produrre sciroppi e gelatine. Sono usati per aromatizzare il vino o produrre un liquore tipico.

I frutti sono lunghi e piccolini, somigliano a una piccola oliva dal colore rosso. Hanno una sapore delicato e presentano tipicamente un solo seme nella specie C. monogyna ma può presentare fino a 5 semi in altre specie.

Biancospino: siepe e pianta ornamentale

Nel giardinaggio il biancospino si può coltivare in vaso singolarmente o a schiera, per allestire una siepe. Per coltivare una siepe di biancospino o un biancospino in vaso sono valide le indicazioni viste nella guida: come coltivare il biancospino.

La siepe di biancospino è utile soprattutto a scopo agricolo: le sue spine e le folti ramificazioni possono allestire una recinzione naturale molto compatta. La siepe di biancospino è a bassa manutenzione: questa pianta vede una crescita molto lenta.

Esistono numerosi ibridi e varietà da coltivare a scopo ornamentale o da usare per la coltivazione di una siepe. Non manca un ibrido Crataegus x media (C. monogyna × C. laevigatadi cui sono note diverse varietà come la Paul’s Scarlet, un biancospino dal fiore rosa scuro, quasi purpureo.

Esistono varietà a foglie variegate o con fiori leggermente più grandi da coltivare per le fioriture.

Biancospino: proprietà

Il biancospino è conosciuto per i suoi usi terapeutici. E’ molto usato come erba medicinale, antidiarroico, ipotensivo, cardiotonico e come ricostituente.

Contiene diversi principi attivi di differente natura: flavonoidi, composti triterpenici, ammine, steroli, tannini, derivati purinici…. Tra i principi attivi più apprezzati segnaliamo il flavonoide vitexina che conferisce agli estratti di biancospingo proprietà calmanti.

I flavonoidi sono potenti antiossidanti e contrastano l’azione dei radicali liberi. I flavonoidi agiscono in concomitanza con altri principi attivi ed esplicano un’attività cardioprotettiva: aiutano la dilatazione delle arterie coronariche (quelle che portano il sangue al cuore) e migliorano l’afflusso sanguigno regolando la pressione arteriosa.

Grazie alla presenza di proantocianidoli, gli estratti di biancospino esercitano proprietà cardiotoniche: migliorano la forza contrattile del cuore. Grazie alla loro azione, i proantocianidoli ridurrebbero la tachicardia, le aritmie e aiuterebbero nella prevenzione di infarto e altre malattie a carico epatico.

Infuso di Biancospino

Il biancospino può essere utilizzato per i suoi effetti benefici anche come infuso.

Un cucchiaio raso di foglie e fiori di biancospino, messo in infusione in una tazza d’acqua bollente, potrà essere preso alla sera come rimedio rilassante. Lontano dai pasti, questo infuso può essere un rimedio naturale per prevenire l’ipertensione.

In passato, l’infuso di biancospino veniva usato per prevenire la bronchite e altre infiammazioni. In ambito omeopatico costituisce un rimedio contro la fragilità capillare, le aritmie, la palpitazione e l’angina pectoris. Prima di usare il biancospino per il trattamento di qualsiasi disturbo, è comunque necessario consultare il proprio medico di fiducia per accertare l’origine della patologia e per scongiurare eventuali controindicazioni per il vostro caso o interazioni negative con altri farmaci che potreste già prendere.

Biancospino in compresse

Per sfruttare le proprietà antiossidanti del biancospino sono disponibili estratti in gocce o compresse.

Le compresse sono da preferire in quanto conservano la gran parte dei principi attivi presenti nella pianta. Non sono state provate scientificamente le proprietà rilassanti, tuttavia sono state messe in evidenza attività antiossidanti. Le sostanze fitochimiche riuscirebbero a contrastare i radicali liberi prevenendo l’invecchiamento cellulare.

Inoltre sono state messe in evidenza alcuni benefici sull’apparato cardio-circolatorio. Sulla pressione arteriosa e sulla funzionalità cardiaca.

Se cercate un prodotto per il rilassamento, è meglio sceglierne uno che vede gli estratti di biancospino associato con principi attivi vegetali dall’effetto rilassante.

Tra i prodotti presenti in commercio, segnaliamo le compresse naturali della Naturalma, un’azienda specializzata in prodotti naturali che non contengono conservanti, coloranti, aromi ed edulcoranti di sintesi. I prodotti della Naturalma sono confezionati in Italia e notificati come integratori alimentare al Ministero della Salute italiano.

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Effetti collaterali e controindicazioni del biancospino

In botanica, il biancospino presenta controindicazioni in caso di coltivazioni adiacenti di piante da frutto: in alcune regioni dell’Italia Settentrionale è stata vietata la messa a dimora di nuove piante di biancospino perché ritenute vettori del batterio Erinia amylovora. Questo batterio è innocuo per l’uomo ma è responsabile di malattie che colpiscono alberi da frutto.

Per l’uomo, il biancospino presenta pochi effetti collaterali e controindicazioni. Gli estratti di biancospino in forma di tintura madre, compresse o altri integratori alimentari, sono sconsigliati per chi soffre di pressione bassa. Se già assumete ipotensivi di sintesi, prima di somministrare gli estratti di biancospino, chiedete parere al vostro medico curante.

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Pubblicato da
Anna De Simone