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Banksia: caratteristiche e coltivazione

La banksia è uno tra i tanti tipi di arbusti presenti nel ricco mondo vegetale. Appartenente alla famiglia Proteaceae, questa pianta sempreverde è originaria dell’Australia e della Nuova Guinea. Pur essendo di origine selvatica, l’arbusto è divenuto nel tempo anche una diffusa pianta da giardino, molto apprezzata per la sua particolare bellezza.

Banksia: caratteristiche

La banksia è una pianta facilmente riconoscibile per le caratteristiche spighe floreali e per le punte che fruttificano. Nella fase di piena maturità, questi tipi di arbusti possono raggiungere fino ai 30 metri di altezza.

A livello di habitat ospitanti le banksia possono trovarsi in svariati contesti ambientali: a partire dalle foreste pluviali fino ai paesaggi più aridi, sebbene non siano presenti nei deserti australiani.

Tra le sue numerose varietà, la banksia robur è utilizzata in erboristeria come rimedio contro la stanchezza, in virtù della sua azione rinvigorente e quasi antidepressiva.

Coltivazione della banksia

La banksia è una pianta che può essere tranquillamente coltivata in giardino, seguendo delle accortezze molto simili a quelle che si adottano quando ci si cimenta nella cura dell’azalea. L’arbusto deve essere piantumato in un terreno acido e necessita di concimazioni piuttosto frequenti.

Rispetto alla collocazione, la pianta deve essere esposta al sole in modo da favorirne il vigore e la fioritura. Le radici dell’arbusto sono molto piccole e sottili. In caso di eventuale trapianto, la banksia deve di conseguenza essere maneggiata con delicatezza.

Durante la stagione estiva, la banksia ha bisogno di annaffiature regolari. La concimazione va invece effettuata almeno una volta al mese aggiungendo del concime per piante acidofile. L’annaffiatura regolare e una buona concimazione sono gli elementi basilari per consentire alla pianta di crescere in maniera vigorosa, fiorendo abbondantemente.

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Fioritura, fogliame e moltiplicazione

La banksia fiorisce dalla tarda primavera fino a fine estate a seconda della specifica varietà. Al momento della fioritura presenta lunghe pannocchie ricoperte da piccolissimi fiori arancioni o gialli.

Il fogliame è molto diverso da una varietà all’altra. Tutti i diversi esemplari sono comunque ricoperti da una lieve peluria caratteristica che li rende identificabili.

Come avviene invece la moltiplicazione della banksia? La pianta si moltiplica per seme e non per talea. Le talee risultano infatti difficili da far attecchire.

Potatura della banksia

La potatura di questo arbusto sempreverde si effettua in genere nel mese di novembre e va realizzata esclusivamente in casi di necessità reale. Di solito, negli esemplari adulti della pianta si potano solo i rami secchi, quelli spezzati e quelli malati. Nelle piante giovani, invece, il primo anno si interviene sul ramo principale, accorciandolo lievemente. L’anno successivo l’intervento di potatura va effettuato sulle branche laterali. Ciò serve per attribuire armonia di forma alla chioma della banksia. Il taglio deve essere sempre obliquo e va realizzato lasciando quattro o cinque foglie al di sotto del punto in cui si interviene.

Parassiti e malattie

Proprio come accade con altri tipi di arbusti, anche la banksia si dimostra una pianta piuttosto resistente alle comuni malattie fungine. È tuttavia soggetta al marciume delle radici nei casi in cui viene coltivata in aree con clima troppo piovoso o se il terreno che la ospita non risulta ben drenato.

A differenza di altre piante, la banksia non è invece soggetta agli attacchi di comuni parassiti del mondo vegetale come gli afidi e la cocciniglia.

Il più grande nemico di questo arbusto si trova nella Phytophthora cinnamomi. Si tratta di un fungo patogeno che causa il marciume delle radici, estendendosi progressivamente al fusto, fino a raggiungere foglie che appassiscono. Non essendo più capace di effettuare la fotosintesi clorofilliana la pianta, giunta a quel punto, muore.

Clorosi ferrica: ingiallimento delle foglie

Se il terreno di coltivazione che ospita la Banksia è eccessivamente alcalino, la pianta diviene soggetta alla clorosi ferrica, una tipica fisiopatia dovuta alla carenza di ferro che si manifesta con un diffuso ingiallimento fogliare, il quale porta a sua volta a un generale deperimento della pianta.

Per prevenire l’ingiallimento delle foglie causato dalla clorosi ferrica, rendendo così possibile il normale svolgimento della fotosintesi clorofilliana, è consigliabile intraprendere un intervento di acidificazione. Occorre cioè correggere il pH del terreno ospitante, somministrando opportune dosi di chelati di ferro.

Varietà di banksia coltivate in Italia

Tra le numerose varietà di banksia più coltivate nelle aree della nostra Penisola con clima più mite, è possibile annoverare:

  • la banksia integrifolia;
  • la banksia ericifolia;
  • la banksia speciosissima:
  • la banksia prionotes.

Ruolo della banksia in natura

Nel loro habitat originario, arbusti sempreverdi come la banksia occupano un ruolo determinante. Essendo delle grandi produttrici di nettare, queste piante costituiscono una parte vitale della catena alimentare delle zone più selvagge dell’Australia.

Le banksia rappresentano una importante risorsa di cibo per tutte le specie di animali nettarivori, inclusi pipistrelli, uccelli, ratti, opossum, api senza pungiglione nonché una vera moltitudine di invertebrati.

In epoche più remote, questi arbusti rientravano anche tra i cibi consumati dagli aborigeni australiani. Chi apparteneva alle tribù aveva infatti l’abitudine di succhiare le spighe floreali delle banksia in modo tale da assumerne il nettare. Gli indigeni utilizzavano inoltre le spighe floreali di queste piante, mettendole in ammollo, così da produrre una bevanda dolce.

Come accade con altre specie, anche la sopravvivenza di queste piante è minacciata da numerosi processi antropici, in primis la deforestazione ma anche gli incendi frequenti.

Alle cause legate all’azione umana si aggiungono le malattie che possono colpire le banksia. Alcune specie di questo arbusto sono ad esempio minacciate dall’avvizzimento progressivo, una problematica notoriamente difficile da trattare. Non caso, alcune varietà della pianta sono già classificabili come specie rare o come specie in pericolo di estinzione.

Proprietà della banksia robur

Questa varietà è nota come rimedio dalle proprietà rivitalizzanti sul corpo e sulla mente. Il nome comune è banksia della palude, mentre la denominazione “robur” deriva dal latino e significa “forte”.

Tra i suoi diversi usi, il rimedio naturale è particolarmente indicato in aggiunta a un buon bagno ristoratore in acqua fresca naturale, per aiutare a eliminare la stanchezza. Il suo utilizzo risulta ad esempio ideale in seguito a una lunga giornata lavorativa.

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Pubblicato da
Evelyn Baleani