Trasformare i rifiuti in acqua

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Eccolo qui! Il macchinario rivoluzionario prodotto dalla società Eco Wizz capace di trasformare i rifiuti in acqua di cui tanto si è parlato in queste ultime settimane e che potrebbe portare notevoli benefici all’ambiente e all’economia.

Prima di dedicare un articolo a questo prodotto, piuttosto che riprendere gli scarni comunicati stampa diffusi, ci siamo informarti meglio sul funzionamento di questa nuova tecnologia per verificare se effettivamente il sogno di trasformare rifiuti in acqua potrebbe trasformarsi in realtà.

La tecnologia brevettata dalla Eco-Wiz, società fondata a Singapore nel 2010, è fondata sull’azione di microrganismi ed enzimi capaci di accelerare la decomposizione dei rifiuti, eliminando allo stesso tempo gli odori sgradevoli.

Questo mix di microrganismi è stato brevettato dalla Eco-Wiz con il nome di Bio-Helper® ed ha ottenuto la classificazione Bio-Safety Level 1 che garantisce la sicurezza per l’uomo e gli animali.

Ecco quindi lo schema del processo di trasformazione dei rifiuti in acqua così come rappresentato dalla Eco-Wiz:



La tecnologia è nata con l’obiettivo di permettere notevoli risparmi alle aziende coreane che devono pagare una tassa in base al peso dei rifiuti prodotti. Con il macchinario della Eco-Wiz il 70% del peso dei rifiuti viene trasformato in acqua sufficientemente pulita per essere utilizzata per pulire pavimenti o annaffiare piante. Una volta assorbito il costo dell’acquisto il risparmio per un’azienda può essere consistente.

Il macchinario per trasformare rifiuti in acqua della Eco-Wiz è già in commercio e disponibile in 5 modelli capaci di lavorare da 100 a 1.000 Kg di rifiuti al giorno.

Renee Mison

Renee Mison, l’imprenditore di 48 anni che ha investito su questa tecnologia, intervistato dal Jakarta Globe, ha già assunto nella Eco-Wiz 40 dipendenti, tra ingegneri, ricercatori, staff di produzione, marketing e vendite.

Per aumentare l’efficacia del processo di decomposizione il Bio-Helper® sarà creato con batteri dedicati alla decomposizione di un particolare tipo di rifiuti, così da creare versioni del macchinario adatto a supermercati o scuole.

L’obiettivo poi sarà produrre un macchinario adatto anche alle famiglie, ottimizzando l’efficienza e riducendo i costi.

 

Pubblicato da Matteo Di Felice, Imprenditore e Managing Director di IdeeGreen.it, Istruttore di corsa RunTrainer e Mental Coach CSEN certificato, Istruttore Divulgativo Federazione Scacchi Italiana e appassionato di Sostenibilità, il 22 Gennaio 2012