Parco Nazionale dell’Aspromonte: cosa vedere

parco nazionale dell'aspromonte

Parco Nazionale dell’Aspromonte, il sesto parco nazionale ad essere stato istituito in Italia, in lotta con quello della Sila per quale sia il più calabrese, esteso e bello. Senza inserirsi nella diatriba, possiamo visitare entrambi e farci la nostra classifica, godendo della natura preziosa di una regione che nasconde bellezze anche lontano dal mare.

Parco Nazionale dell’Aspromonte: dove si trova

Il Parco Nazionale dell’Aspromonte si trova attorno e in cima e sui versanti del massiccio dell’Aspromonte. Il suo verde abbraccio si estende su oltre 40 comuni, tutti in provincia di Reggio Calabria, tra cui Africo, Platì, ovviamente Reggio Calabria, Roccaforte del Greco, Sant’Agata del Bianco, San Luca, Scilla e, ultimo in ordine alfabetico, Varapodio.

L’Aspromonte è situato all’interno del complesso delle Alpi calabresi, è caratterizzato da graniti, e rocce metamorfiche, e risulta di origini più antiche rispetto all’Appennino. Frastagliato e vario, ha sul suo versante tirrenico un sistema di faglie che regala quattro spettacolari terrazze a differenti altezze, sullo ionico gli occhi si rilassano seguendo pendenze uniformi, fino alla costa.

Il territorio del Parco Nazionale dell’Aspromonte è percorso da corsi d’acqua brevi, torrenti vivaci che in inverno creano suggestive cascate mentre in estate arrivano anche a rimanere a secco di acqua. L’attuale superficie del Parco Nazionale dell’Aspromonte è di oltre 64mila ettari. Si arriva in quesro regno in auto, con l’autostrada A3 uscendo a Bagnara Calabra e proseguendo lungo la SS. 112 per Sant’Eufemia d’Aspromonte – Gambarie.

Oppure in treno scendendo alle stazione di Villa S.Giovanni e Reggio Calabria. Arrivando da molto lontano, meglio avvicinarsi in aereo, atterrando all’aeroporto dello Stretto di Reggio Calabria o a quello internazionale di Lamezia Terme.

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Parco Nazionale dell’Aspromonte: cosa vedere

Prima di sapere cosa vedere nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, ecco dove recarsi, una volta arrivati, per capire cosa veramente vogliamo vedere. La cosa migliore infatti è iniziare la visita con una puntatina nei centri del Parco dislocati nel territorio che dispensano materiale informativo sull’area protetta oltre a gadget, guide, mappe e varie pubblicazioni. Prima di partire, cominciamo ad assaggiare ciò che ci aspetta.

Le meraviglie dei borghi ospitati nel Parco Nazionale dell’Aspromonte che vantano una storia antichissima. Sono ricchi di resti che raccontano di epoche lontane, della Magna Grecia, del Medievo e del Rinascimento. Ci si può svagare nelle loro strette viuzze, fermarsi nelle piccole piazze, visitare le antiche chiese e godere di affascinanti scorci panoramici.

Se siamo fortunati, o accorti, possiamo imbatterci anche in una delle tante manifestazioni culturali o sagre di prodotti tipici locali. Ne cito solo alcuni, ben noti: il bergamotto, la patata dell’Aspromonte, i caprini di Limina, la ricotta affumicata di Mammola, il torrone, il vino Greco Passito e il caciocavallo di Ciminà. Tra i luoghi da visitare di cui la mappa che vedrete è costellata, consiglio Africo con la chiesetta di San Leo, il Santuario di San Nicodemo del X secolo, sull’altipiano della Limina, Bova con il suo castello normanno e Gerace, la principale città d’arte dell’Aspromonte.

Avendo un po’ di tempo ancora, Mammola, ci aspetta con il suo irresistibile mix di arte e gastronomia, e poi ci sarebbero i Santuari aspromontani. Il più noto è il Santuario della Madonna della Montagna di Polsi, a San Luca.

Parco Nazionale dell’Aspromonte: mappa

Dalla mappa del Parco Nazionale dell’Aspromonte è intuibile la grande varietà di specie vegetali che lo abitano, creando micro-mondi diversi di zona in zona. Vicino ai corsi d’acqua ci sono oleandri e tamerici, lungo le fiumare è possibile ammirare il pioppo nero, il salicone e l’ontano nero.

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A bassa quota si parte con la profumata e selvaggia macchia mediterranea e man mano salendo si passa alle splendide foreste di leccio, poi ai castagni plurisecolari e ai vari abeti. Molto diffuso proprio nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, è l’abete bianco: longevo, slanciato e maestoso.

Nella mappa si individuano facilmente di due versanti del massiccio, ma non la vegetazione che li ricopre. Sul tirrenico aspettiamoci il pino laricio mentre lo ionico è al bergamotto. Se siamo fortunati o bravo osservatori, girando per il Parco Nazionale dell’Aspromonte possiamo trovare anche una grande rarità: la felce tropicale.

Una flora ricca lascia intuire una altrettanto popolosa fauna e anche da questo punto di vista il Parco non ci deluderà. Infatti è considerato un ottimo rifugio per il lupo, ospita anche il gatto selvatico, il cinghiale e il ghiro. Una particolarità che incuriosisce è lo scoiattolo nero, oltre alla felice presenza di caprioli che sono tornati da fine 2011 grazie ad un progetto di ripopolamento a loro dedicato.

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Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte

L‘Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte prende il via dalla Legge Quadro sulle Aree Protette del 6 dicembre 1991 ma non nasce con il perimetro attuale. Inizialmente nel 1994 il territorio protetto era di 76mila ettari, basandosi su quello era stato poi fatto Piano Regolatore, previsto nel 2003 e approvato nel 2007.

Dopo varie vicissitudini che vedono l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte al centro o comunque coinvolto, si è arrivati agli 64.153 ettari attuali, oltre 11mila in meno rispetto agli iniziali. Questo prelievo di ettari è costato al Parco Nazionale dell’Aspromonte il primato di parco interamente calabrese più esteso della regione. Al momento se ne può far vanto il Parco nazionale della Sila.

Parco Nazionale dell’Aspromonte: stemma

Lo stemma del Parco Nazionale dell’Aspromonte è identificativo e protagonista di questa realtà vivace. Lo dicono i colori, richiamando a quelli della natura e dei borghi animati che sono situati nel territorio protetto. Lo stemma porta l’orgoglio anche di una realtà fiera e calabrese come l’Osservatorio Regionale per la Biodiversità.

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Nasce dalla collaborazione tra il Parco Nazionale dell’Aspromonte e l’Università della Calabria per diffondere la conoscenza della flora, della fauna, degli habitat e degli ecosistemi della Calabria. Comprende e ci offre anche un archivio aperto con una sezione di contenuti speciali in esclusiva sulla Calabria relativi al cambiamento climatico, ai problemi ambientale e alle interessanti classificazioni di specie marine o vegetali, anche rare.

Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte: sito ufficiale

Se è rimasta qualche curiosità in sospeso sul Parco Nazionale dell’Aspromonte e che possa essere soddisfatta da remoto, senza già atterrare ai piedi di questo massiccio granitico, si può consultare il sito ufficiale. Oltre ad approfondite descrizioni delle bellezza del parco offre dettagliate informazioni per il pernottamento, per le camminate e per viaggiare ancora un po’ con la mente prima di tornare seduti a casa nostra, ben lontani sia dallo scoiattolo nero, sia dall’abete bianco.

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Pubblicato da Marta Abbà il 1 Giugno 2016