Olio di frittura, come smaltirlo

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Olio di frittura, come smaltirlo: il corretto smaltimento dell’olio per friggere. Dalla raccolta al conferimento. Info sui danni ambientali causati dall’olio esausto di origine alimentare.

Smaltimento dell’olio alimentare esausto

L’olio esausto di origine alimentare deriva dalla cottura dei cibi. E’ prodotto in casa quanto nelle friggitorie, nei ristoranti, dai catering, mense aziendali o fast food. Se in casa si produce poco “olio fritto”, pensate al Mc Donald’s o al ristorante più In della vostra città.

In Italia, secondo le stime del Ministero della Sanità e i dati del CONOE, ogni anno circa 1,4 Milioni di tonnellate di olio vegetale vengono immessi al consumo.

Le aziende che provvedono alla raccolta dell’olio alimentare esausto, generalmente, vendono l’olio esausto direttamente a soggetti che producono carburante biodiesel; quando l’olio di frittura è destinato alla produzione di biodiesel, subisce processi di pulizia meccanica per l’eliminazione dei residui di cibo e acqua. In alternativa, l’olio alimentare esausto è destinato a fabbricazioni come, ad esempio, la produzione di saponi.

Olio vegetale esausto, cosa dice la legge

L’olio alimentare esausto è classificato come rifiuto non pericoloso (CER 200125) e come tale NON può essere disperso nell’ambiente ne’ dai ristoratori, ne’ dalle famiglie.

A livello normativo, in molti Paesi dell’Europa, Italia compresa, non sono stati ancora disciplinati alcuni aspetti della catena dell’olio esausto prodotto dalle famiglie. Purtroppo, l’olio di frittura, pur essendo un rifiuto finisce troppo spesso sversato nella rete fognaria.

La Direttiva quadro sui rifiuti 2008/98/CE, identifica gli oli e i grassi alimentari esausti con il codice EWC (CER) 20 01 25, rifiuto non pericoloso. In materia di gestione dei rifiuti la norma di riferimento nazionale è rappresentata dalla Parte IV del Dlgs 3 aprile 2006, n. 152 (“Codice ambientale”) che ha abrogato e sostituito, tra gli altri, anche il “Decreto Ronchi” (Dlgs 22/1997).

Chi getta olio di frittura nella rete fognaria, sostanzialmente, vieta l’art. 192 Dlgs 152/2006 che vieta l’abbandono di rifiuti in modo incontrollato sul suolo e nel suolo oltre che immetterli nelle acque superficiali e sotterranee.

In realtà, non dovremmo smaltire l’olio di frittura solo perché lo dice la legge: dovremmo provvedere al suo corretto smaltimento perché poche gocce d’olio sono in grado di contaminare un enorme volume d’acqua.

Olio di frittura, si può riutilizzare?

Recenti ricerche hanno dimostrato che riutilizzare lo stesso olio per diverse fritture fa molto male alla salute. Per accedere a tutte le informazioni vi invito a visitare la pagina: riutilizzare l’olio per friggere.

Olio di frittura, come smaltirlo

Il processo di smaltimento dell’olio alimentare esausto è molto semplice.

Vi basterà raccogliere l’olio fritto in appositi contenitori e conferirlo nei punti di raccolta. In alcune città d’Italia è attiva la raccolta porta a porta anche per l’olio. Chi non ha a disposizione questo servizio può chiedere al comune di residenza dove e quando può conferire il proprio olio esausto. In genere, l’olio alimentare esausto raccolto in flaconi, può essere consegnato allo stesso comune di residenza rispettando giorni e orari stabiliti.

Come procedere?

Procuratevi un flacone di plastica dalla “bocca larga” e ben capiente. Andrà bene il flacone di un detersivo per il bucato o di un ammorbidente.

Usando un flacone grande, avrete l’opportunità di conferire l’olio presso i punti di raccolta solo un paio di volte all’anno. Dopo la frittura, attendete che l’olio si raffreddi per poi trasferirlo nel flacone.

Dove portare l’olio di frittura esausto?

Come premesso, in alcuni comuni è attiva la raccolta porta a porta dei flaconi d’olio esausto. Informatevi presso il vostro comune di residenza per vagliare questa possibilità.

In alternativa potete conferire il flacone contenente l’olio esausto presso i punti di raccolta locali (isole ecologiche, consorzi, sede del comune…) oppure, ancora, potete parlare con un ristoratore: alcuni ristoratori saranno disposti a conferire il vostro flaconcino insieme alle più intingenti quantità di olio esausto prodotta nelle loro cucine.

Per altre informazioni: smaltimento olio fritto.

Pubblicato da Anna De Simone il 21 Novembre 2016