Innesto della vite, metodologia e periodo ideale

innesto vite

Prima di leggere questo nostro approfondimento intitolato “innesto della vite, metodologia e periodo ideale“, vi consigliamo di leggere l’articolo intitolato “Innesto, le condizioni per l’attecchimento, così da aumentare le probabilità di successo del vostro operato.

Arriviamo alla fatidica domanda:
qual è il periodo migliore per innestare una vite e soprattutto, con quale tipo di innesto procedere?
Il dibattito tra la tecnica migliore per innestare una vite è molto acceso, pare che maggiori possibilità di attecchimento si abbiano con l’innesto a omega e a incastro. Senza dubbio, il periodo migliore per operare questo innesto si verifica a fine inverno.

Innesto Vite, la scheda
Periodo: fine Inverno
Tipo di Innesto: a omega
L’innesto a Omega è particolarmente usato nella vite, in quanto, una volta recisa ha una notevole fuoriuscita di linfa. Per favorire l’attecchimento dei bionti si procede con l’innesto a Omega il quale crea un taglio a forma di occhiello che consente di stabilizzare l’afflusso della linfa offrendo una buona cicatrizzazione. Per ciò che riguarda la vite, questo tipo di innesto è consigliato all’inizio del riposo vegetativo della pianta (ottobre-novembre).

Tipo di Innesto: a incastro
L’innesto a incastro, come quello a omega, consente una buona stabilizzazione del flusso della linfa offrendo una precoce cicatrizzazione. Parlando sempre della vite, il periodo migliore per procedere con l’innesto va da ottobre a novembre, coincide con l’inizio del riposo vegetativo prestando qualche premura per proteggere l’innesto dall’arrivo del freddo invernale.

Come innestare una vite, consigli utili

  1. Nell’effettuare il taglio non bisogna assolutamente strappare la corteccia.
  2. Il taglio deve essere netto e coinvolgere ogni strato del nesto e del portainnesto
  3. Tagliate dalla parte pregiata della marza un innesto con almeno 1 o 2 gemme.
  4. La parte “incavata del taglio”, che sia innesto a incastro o a omega, deve appartenere sempre al portainnesto.
  5. Dopo aver praticato il taglio (con la parte incavata al portainnesto e la parte sporgente alla marza), fate combaciare i due tagli e saldateli con una striscia di rafia (o con del nastro di carta apposita o con teflon…) proprio in prossimità del taglio.

Piccolo glossario
*portainnesto: la pianta che fornisce l’apparato radicale al nesto, cioè alla piante che viene innestata.
*nesto o marza: la porzione di ramo o di germoglio, provvista di una o più gemme, che si utilizza per effettuare un innesto e moltiplicare una determinata varietà
*linfa: la soluzione liquida che scorre nella pianta

fare innesto alberi da frutta

Forbice da innesto

Come è chiaro, abbiamo dedicato una grande quantità di pagine agli innesti degli alberi da frutto, questo perché le tecniche sono diverse e nulla deve essere lasciato al caso, a partire proprio dal taglio. Per aumentare le possibilità di attecchimento, oltre all’impiego di un mastice stimolante, è necessario praticare un taglio netto, pulito e senza sbavature. Un taglio non netto potrebbe causare sofferenze alla pianta e compromettere il successo dell’intera operazione. E’ per questo che è consigliato usare coltelli ben affilati o forbici predisposte per il taglio a omega, a gemma… L’uso del coltello da innesto è consigliato solo a chi ha una grande praticità ed esperienza. Per facilitare l’intera operazione, anche i professionisti di settore ormai impiegano apposite forbici da innesto. Le forbici da innesto non sono costose e sul mercato se ne trovano di esclusive per un tipo di taglio o di più versatili e quindi adattabili per fare diversi tipi di innesto. Tra le varie proposte d’acquisto vi segnalo quelle che sembrano essere le forbici da innesto dal miglior rapporto qualità/prezzo:

Queste forbici da innesto consentono di ottenere con facilità tagli a omega, a spacco e a incastro (tagli a U, a V e a omega), inoltre è dotato di due lame supplementari e delle classiche lame per la potatura della pianta. Le forbici da innesto citate hanno caratteristiche analoghe. Le uniche differenza stanno nel produttore e nel fatto che la forbice più costosa consente di tagliare rami più doppi, dal diametro maggiore rispetto alle forbici Tofren che vedono un’apertura massima di 12 mm.

Realizzate in acciaio e plastica resistente. Il sistema di taglio per l’innesto è particolarmente indicato per innestare piante da frutto anche se si adatta bene su rami legnosi (rose, vite e altre piante ornamentali). Entrambi i prezzi indicati prevedono spese di spedizioni gratuite.

Come fare un innesto a un albero da frutto?

  1. Scegliere portainnesto e marza
  2. Regolare le forbici al tipo di taglio (e innesto) desiderato
  3. Tagliare la marza e il ramo del portainnesto dove si desidera impiantare la marza
  4. Congiungere la marza al portainnesto aggiungendo del mastice
  5. Sigillare con rafia o nastro da innesto.

Pubblicato da Anna De Simone il 7 Gennaio 2014