Come risolvere l’umidità di risalita capillare

Unidità di risalita capillare

Il problema dell’umidità di risalita capillare non si risolve con sigillanti, intonaci coprenti o additivi chimici, e nemmeno con costosi interventi murari che rischiano di non essere risolutivi. La soluzione green per avere muri asciutti è un dispositivo rispettoso dell’ambiente che sfrutta l’energia naturale della terra per invertire la direzione delle molecole d’acqua, e che si installa in poche ore.

L’umidità di risalita capillare è un problema serio in molti edifici. Esso si manifesta con la comparsa di muffa al piano terra, nei muri seminterrati e negli scantinati, a causa in primo luogo della mancanza di isolamento tra il terreno e le strutture a livello delle fondamenta. L’umidità può risalire fino a diverse altezze, anche oltre i 2 metri, e rendere malsani gli ambienti.

Messo così, il problema dell’umidità di risalita capillare sembra di difficile soluzione. Servirebbero infatti degli interventi murari, posto che altre soluzioni sarebbero solo un inutile palliativo. Nemmeno la creazione di una barriera isolante, ammesso che sia fattibile, sarebbe tuttavia una soluzione sicura al 100 per cento.

Questo perché la concausa dell’umidità di risalita capillare è squisitamente chimica. In un muro umido si crea inevitabilmente una differenza di potenziale elettrico tra la parte inferiore e quella superiore che incrementa notevolmente il fenomeno della risalita progressiva di umidità all’interno della struttura.

La differenza di potenziale elettrico può a sua volta avere varie cause: correnti elettrochimiche, correnti vaganti nel terreno, elettrosmog proveniente da vicine antenne radio, dispersioni elettriche dagli impianti elettrici domestici e correnti elettrostatiche.

Sono queste interferenze elettromagnetiche a generare un flusso di corrente con direzione verso l’alto tra il terreno e il muro interessato dal problema. Quando questo flusso di corrente viene rilevato e misurato con un’apposita strumentazione ci si accorge che il valore varia in media tra 20mV e oltre 300mV.

Dalla scoperta dei fenomeni fisici al magnetismo terrestre è nato il sistema Biodry Technology, in grado di invertire il flusso di corrente causato dalle varie interferenze. Il principio è semplice: invertendo la direzione del flusso di corrente l’acqua nel muro cambia direzione e l’umidità ritorna nel terreno. Senza additivi, senza onde elettromagnetiche e senza uso di elettricità.

Tecnologia innovativa e green, particolarmente adatta nei casi di recupero e restauro di edifici ad alto valore storico, il sistema Biodry della società svizzera Wall & Wall Sagl è un dispositivo di piccole dimensioni (24x11x6 cm) che consente il prosciugamento di tutti i muri umidi, l’eliminazione degli odori di muffa, la riduzione dell’umidità relativa presente nell’aria e l’aumento della capacità termoisolante.

In proporzione all’umidità presente, il beneficio economico di Biodry in un edificio colpito dal problema dell’umidità di risalita capillare può arrivare al 5% delle spese complessive di riscaldamento. Senza dimenticare la riduzione dei danni strutturali per dilavamento provocati dall’umidità che, alterando il PH del cemento, attiva un deterioramento delle armature in ferro.

E per finire, come si misura l’umidità? Serve un igrometro e se non l’avete potete comprarne uno online.  Per avere sotto controllo anche la temperatura e la pressione dell’aria secondo me è perfetta questa Stazione metereologica con barometro, igrometro e termometro

Se invece preferite uno strumento digitale affidabile vi consiglio questo Termoigrometro elettronico

Se volete leggere il parere di un esperto che abbiamo intervistato riguardo il problema dell’umidità capillare potete leggere il nostro articolo: Umidità di risalita: come eliminarla

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Pubblicato da Michele Ciceri il 23 Gennaio 2013