Bonus rimozione amianto

Bonus rimozione amianto 2017

Bonus rimozione amianto: scopriamo cos’è e come funziona questo incentivo, requisiti e iter da seguire per inoltrare la domanda.



Per tutelare la salute di tutti è stato creato il cosiddetto bonus rimozione amianto. A disciplinare l’incentivo è il Decreto Ministeriale del 15 giugno 2016. Vediamo nel dettaglio quali sono le procedure da seguire per poter ottenere il beneficio.

Bonus rimozione amianto per le imprese

In questo  articolo, quando parliamo di bonus rimozione amianto ci riferiamo al cosiddetto credito d’imposta riservato ai titolari di reddito d’impresa.

Lo Stato ha stanziato 17 milioni di euro per le imprese che eseguono interventi di bonifica amianto. Per il bonus dedicato ai privati vi rimandiamo alla pagina dedicata: Incentivi per la rimozione amianto.

Rimozione amianto, normativa

Come già accennato, il bonus amianto è disciplinato dal Decreto del 15 giugno 2016, il decreto è del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare,  in accordo con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Cos’è e come funziona il bonus rimozione amianto 

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze in collaborazione con il MATTM (Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) ha messo a disposizione un incentivo destinato alle aziende che investono il proprio denaro per rimuovere l’amianto dalle proprie infrastrutture. Il bonus viene concesso sotto forma di credito d’imposta ed necessario rispettare determinati requisiti per ottenerlo.

Bonus rimozione amianto con credito d’impresa: a chi spetta

Possono beneficiare del bonus rimozione amianto 2017 i soggetti che, ai sensi dell’articolo 2195 del Codice Civile, sono considerati titolari di reddito d’impresa. Hanno diritto all’ incentivo tutte le imprese, indipendentemente dalla natura giuridica dell’azienda o dalla sua dimensione.

Incentivi rimozione amianto , condizioni

Per poter sfruttare il bonus rimozione amianto basta semplicemente aver effettuato interventi di bonifica, quindi rimozione e smaltimento dell’amianto. Le operazioni devono essere effettuate su beni e strutture produttive ubicate nel territorio nazionale. Inoltre, gli interventi per i quali è possibile richiedere lo sconto fiscale devono essere effettuati entro un preciso lasso di tempo, che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2016. Tutti i lavori svolti in date che vanno al di la di questo periodo non sono considerati utili per poter accedere al beneficio.

Bonus rimozione amianto, requisiti

In primis, per richiedere l’incentivo, ogni spesa deve essere documentata con la relativa fattura sottoscritta da chi ha prestato servizio. Non tutte le spese rientrano tra quelle ammissibili per ottenere il bonus. Anche se a sostenere i costi è un soggetto titolare di reddito d’impresa ed anche se  l’investimento è stato effettuato per interventi di rimozione amianto, è necessario rispettare determinati limiti stabiliti dalla legge. È stata stabilita infatti una soglia di spesa minima (al di sotto della quale non è possibile richiedere l’incentivo) e una soglia di spesa massima.

Il bonus rimozione amianto può essere richiesto se la spesa sostenuta per gli interventi di bonifica risulta superiore a 20.000 euro ma inferiore a 400.000 euro.

Bonus rimozione amianto, per quali spese?

Rientrano tra le spese per le quali è possibile richiedere il bonus rimozione amianto 2017 tutti gli interventi  svolti per la bonifica dell’amianto presente in coperture e/o manufatti (comprese lastre, tubi, contenitori per trasporto e stoccaggio dei materiali etc.) i cui costi sono stati sostenuti direttamente dall’impresa. Anche il denaro speso in attività di consulenza e perizie tecniche rientra tra le spese utili per ottenere l’incentivo.

Bonus rimozione amianto: a chi non spetta

  • Persone fisiche e società del settore agricolo (ai sensi dell’art. 32 del D.P.R. 917/1986)
  • Persone fisiche e società impegnate nel settore della pesca e dell’acquacoltura (Regolamento UE n. 717/2014)
  • Persone fisiche e società che si occupano della fornitura di Servizi di Interesse Economico Generale (SIEG) di cui al Regolamento Europeo n. 360/2012 della Commissione.
  • Persone fisiche aventi un reddito come lavoratori autonomi (ai sensi dell’articolo 53 del TUIR).
  • Enti non commerciali (a meno che non risultino titolari di reddito d’impresa, in quel caso rientrano trai possibili beneficiari del bonus).
  • Associazioni non aventi una personalità giuridica definita (in pratica quelle aggregazioni create per esercitare arte e professioni in maniera associata).

Bonus rimozione amianto: come fare domanda

La domanda del bonus rimozione amianto può essere presentata esclusivamente online tramite il portale messo a disposizione del Ministero dell’ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Il modulo di richiesta bonus rimozione amianto dunque va compilato direttamente registrandosi al sito.

Bonus rimozione amianto : termine di scadenza domanda

E’ possibile inoltrare la domanda per richiedere il bonus rimozione amianto 2017 dal 16 novembre 2016 al 31 marzo 2017 (più precisamente entro le 23.59 del 31 marzo).

Bonus rimozione amianto : quanto spetta

Lo Stato ha stanziato ben 17 milioni di euro da destinare al fondo destinato al bonus rimozione amianto . Il bonus è concesso sotto forma di credito di imposta.

Importo credito d’imposta bonus amianto
Con il bonus  rimozione eternit è riconosciuto un credito d’imposta il cui importo è pari al 50% delle spese sostenute.
È bene sottolineare che in base al tipo d’impresa, può variare l’entità del contributo.

  • Le imprese che lavorano nel settore del trasporto merci su strada per conto di terzi hanno diritto ad un importo massimo paria 100.000 euro.
  • Tutte le altre imprese possono usufruire di un credito d’imposta pari a 200.000 euro.

Attenzione! L’incentivo per la rimozione dell’amianto è attiva fino al termine dei fondi.

Vi ricordiamo che il contributo verrà versato ai legittimi beneficiari, fin quando non saranno esauriti i fondi stanziati, ciò significa che non è detto che tutte le imprese aventi diritto all’incentivo riscuoteranno le medesime somme.

Credito di imposta per rimozione amianto: cos’è e come può essere speso

Il credito d’imposta  è un credito che l’azienda può utilizzare per saldare debiti nei confronti dell’erario o per pagare le tasse. Tale credito va suddiviso in tre quote annuali. Rispettivamente per i periodi d’imposta 2016-2017-2018. Le somme del contributo vengono suddivise in maniera equa (tutte le quote quindi sono dello stesso importo).

Credito d’imposta: rimborso

Il credito d’imposta non può essere convertito in denaro liquido, non è possibile richiedere il rimborso nella dichiarazione dei redditi.

Bonus rimozione amianto: quante domande possono essere presentate?

Ogni soggetto titolare di reddito d’impresa può presentare una o più richieste, (una per ogni intervento di bonifica dell’amianto). Naturalmente, gli importi massimi dell’incentivo restano i medesimi (per esempio, se un’azienda trasporto merci su strada ha già usufruito di 50.000 euro di incentivo, avrà diritto ad altri 50.000 euro per i successivi interventi, non un ero in più).

Bonus rimozione amianto per privati

Possono i proprietari di immobili richiedere l’incentivo?

I cittadini possono richiedere il bonus rimozione amianto solo se titolari di reddito d’imposta e se nell’immobile di loro proprietà si svolgono attività legate alla propria impresa. I privati possono accedere al bonus ristrutturazione con detrazione fiscale al 50% legate agli interventi di rimozione eternit. Lo sgravio fiscale al 50% è previsto per tutti i privati, le modalità d’accesso all’incentivo sono disponibili alla pagina: detrazione ristrutturazione.

Bonus rimozione amianto per chi non è proprietario di un immobile

Se il contribuente risulta titolare di reddito d’impresa ma non è proprietario dell’immobile per il quale sono state effettuati gli interventi di bonifica, questi può comunque richiedere il bonus rimozione amianto 2017 purché sia munito di una dichiarazione scritta del proprietario che lo autorizza a svolgere i lavori di rimozione amianto.

Pubblicato da Anna De Simone il 2 Gennaio 2017