Alimenti fermentati e salute

alimenti fermentati

Dobbiamo dirlo, alcuni alimenti fermentati non hanno un aspetto appetitoso, eppure possono sorprendere il palato e avere un effetto positivo sulla salute. Tra gli alimenti fermentati più diffusi figurano i crauti, sono saporiti e migliorano le funzioni intestinali aiutandoci a digerire ogni boccone.

Gli alimenti fermentati hanno un impatto positivo sulla salute perché ricchi di “batteri buoni”, è per questo che sono soprannominati cibi funzionali o probiotici.

I probiotici sono microrganismi che aiutano a mantenere il normale equilibrio intestinale, favorendo la flora batterica che migliora le difese immunitarie. L’apparato digerente umano è progettato per ospitare batteri buoni batteri cattivi, mantenendo un equilibrio tra i diversi ceppi batterici ci garantiamo un sistema digerente sano. Sono molti gli studi che dimostrano gli effetti benefici dei probiotici, l’impatto positivo non è solo a livello digestivo: gli alimenti fermentati hanno un impatto positivo sulle difese immunitarie (ci proteggono dalle allergie) e aiutano il metabolismo. 

Non è necessario sostituire interi pasti con alimenti fermentati. I cibi fermentati possono essere implementati nella nostra dieta quotidiana senza troppi sconvolgimenti. Un esempio banale? Piuttosto che acquistare il classico pane, preparate del pane con lievito madre. Vi segnaliamo un breve elenco degli alimenti fermentati che potete incorporare nella vostra dieta quotidiana senza stravolgere l’alimentazione che già seguite.

Elenco degli alimenti fermentati

  1. Kefir
    Si tratta di una bevanda fermentata preparata a partire da diversi ingredienti: è possibile preparare, in casa, kefir d’acqua, kefir di yogurt o kefir di latte, il latte può essere sia di origine vegetale che animale. Il kefir più nutriente sembrerebbe quello prodotto con latte vaccino o caprino.
  2. Crauti 
    Provate ad aggiungerli al vostro hamburger. Si trovano comunemente al supermercato ma se siete più ambiziosi, potreste provare a farli in casa.
  3. Tempeh
    Deriva dalla fermentazione della soia. Anche se per noi occidentali è relativamente una novità, il tempeh ha una storia di centinaia e centinaia d’anni. Con il tempo si sono diffuse diverse varianti di tempeh. Si produce a partire dai semi di soia cotti e fermentati, la consistenza è simile a quella di un hamburger vegetariano e molti lo usano per sostituire la carne. Il tempeh si può preparare saltato in padella, alla grigllia, fritto o addirittura per arricchire insalate.
  4. Kimchi o kimchee 
    Una prelibatezza fermentata della tradizione enogastronomica coreana. E’ a base di verdure fermentate tra cui cavoli e tante spezie.
  5. Kombucha
    Una particolarissima bevanda fermentata che dall’Asia ha raggiunto la Russia e dalla Russia si è via via diffusa in tutta Europa raggiungendo anche l’Italia. In base ai tempi di fermentazione, la kombucha può alterare il suo sapore… dopo il primo assaggio potrebbe non piacervi ma non scoraggiatevi, con le giuste tempistiche potrà finalmente soddisfare anche il palato.
  6. Zuppa di Miso
    Il miso è un alimento di origine nipponica ed è prodotto a partire dai semi della soia gialla. Proprio come il tempeh, anche il miso è un alimento ricavato dalla fermentazione della soia e, sempre come il tempeh, anche del miso esistono diverse varianti
  7. Yogurt
    Lo yogurt è l’alimento fermentato che si prepara a partire da latte vaccino o latte vegetale. E’ tra gli alimenti fermentati più diffusi. Meglio aggiungere alla dieta un vasetto di yogurt fresco, ricco di fermenti vivi che aiutano la digestione.
  8. Amasake
    Un dolcificante naturale ancora poco diffuso in Italia. Il fermento di partenza dell’Amasake è il koji, lo stesso che si usa per la preparazione del celebre sakè.

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Pubblicato da Anna De Simone il 27 Luglio 2015